Lunedì, 13 Maggio 2024

L’Italia si conferma per il terzo anno consecutivo sul podio europeo per la quantità di rifiuti riciclati, avendo raggiunto nel 2022 una percentuale di 72% di rifiuti riciclati. Nonostante questo dato possa sembrare inaspettato, è evidente come le misure adottate soprattutto negli ultimi anni dal Bel Paese siano andate a beneficio di uno smaltimento dei rifiuti più ecocompatibile.

Mai una "gioia" in questa terra di Basilicata, dove le varie amministrazioni regionali hanno permesso di tutto e di più in termini di sfruttamento energetico sul fossile ma anche sulle rinnovabili industriali (pochi sanno che siamo la prima regione in Italia più sfruttata anche sulle rinnovabili industriali) senza che i cittadini ne abbiano mai avuto un vantaggio reale, ora siamo diventati per l ‘Unione Europea tra quelli che inquinano di più in termini di gas serra.

“L’assurda e imprevedibile crisi del governo italiano apre una fase di maggiore incertezza e difficoltà economiche per le famiglie e le imprese italiane.

In un momento come questo occorre tenere ancora più alta l’attenzione sulle decisioni e le misure dell’Unione europea che possono contrastare il rincaro dei prezzi dell’energia e il conseguente aumento dell’inflazione e del costo dei prodotti alimentari.

Le partite aperte a Bruxelles sono molto importanti per poter mettere in campo azioni e risposte che possano alleviare la drammatica emergenza economica che sta colpendo tutta l’Europa e le aree più svantaggiate come il Sud dell’Italia”.  

Lo ha affermato in una nota Chiara Gemma, eurodeputata di Insieme per il futuro.

“Entrando nel merito delle misure più significative - ha spiegato Gemma - la partita ancora aperta riguarda le scelte del Consiglio e della Commissione europea per definire l’accordo sul tetto per il prezzo del gas. Un’altra misura importante, in questo caso già varata dalla Commissione Ue, - ha precisato l’europarlamentare - è il programma Repower Eu che si pone due obiettivi fondamentali: porre fine alla dipendenza dell’Unione europea dai combustibili fossili russi e le politiche per affrontare la crisi climatica”.

“Esaminando le altre questioni di rilievo - ha evidenziato l’eurodeputata del Sud e della Basilicata - va sottolineato che stanno avanzando i lavori dell’Ue sul Fondo sociale per il clima, approvato in seduta plenaria dal Parlamento lo scorso 22 giugno, che prevede sia misure temporanee di sostegno dirette al reddito, come la riduzione delle tasse e dei canoni energetici, sia investimenti strutturali di lunga durata nella ristrutturazione degli edifici, negli interventi per l’energia rinnovabile, e nel passaggio dal trasporto privato a quello pubblico”. 

“Infine, - ha rimarcato Gemma - non vanno dimenticati i fondi per il Pnrr, il Fondo sociale europeo e la Garanzia per l’infanzia, tutte misure che gli Stati membri possono utilizzare per supportare le fasce più deboli in questo periodo di grave difficoltà. 

Su tutte queste tematiche - ha concluso - noi di Insieme per il futuro siamo impegnati a dare il massimo per ottenere il miglior risultato possibile”.

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