Domenica, 19 Maggio 2024

“La Basilicata tutta, unita e compatta, condivide e sottoscrive il documento sul prolungamento della Linea Ferroviaria Ferrandina - Matera La Martella con la Dorsale Adriatica. Questo il risultato raggiunto a seguito dell’incontro del 16 luglio scorso, tenutosi presso la sala del consiglio provinciale a Matera.  L'azione sinergica messa in campo - da luglio ad oggi - insieme alla già parlamentare Maria Antezza e dalla Associazione Nazionale Ferrandina Matera ha consentito di delineare gli obiettivi della risoluzione regionale, approvata il 30 giugno scorso in consiglio e si è conclusa con un grande successo di unitarietà di intenti. Di questo ringraziamo tutte le rappresentanze politiche, istituzionali, datoriali e sindacali coinvolte. 


Il documento condiviso è stato sottoscritto a luglio dalle Associazioni di categoria del mondo del Lavoro (Confindustria, Confapi, Confimi Industria Basilicata, Confesercenti, CNA, Camera di commercio della Basilicata, Confartigianato, Confcommercio Matera); dalle Associazioni di categoria del comparto Agricolo Agrinsieme (CIA, Confagricoltura, Copagri), Coldiretti, dal mondo dell’Associazionismo e della Cooperazione con Alleanza delle Cooperative (Agci, Confcooperative e Legacoop), dai sindacati confederali CGIL, CISL, UIL, dall'ANCI che lo ha sottoscritto a nome di tutti i sindaci lucani in Consiglio Direttivo. Documento sottoscritto anche dalla maggior parte dei parlamentari lucani. Spiace che il Comune di Matera, sollecitato direttamente dall’Associazione, non abbia risposto con un atto ufficiale pur essendo l’Amministrazione più interessata. In attesa che il sindaco Bennardi prenda posizione, l’azione comunque prosegue.” 


Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva.  

“Abbiamo inviato tutta la documentazione prodotta - prosegue il Consigliere Luca Braia - e le attestazioni di condivisione raccolte, al Vice Ministro Teresa Bellanova e alla Commissaria Vera Fiorani, con un invito a definire al più presto la data dell’incontro già programmato in Basilicata, sperando nella disponibilità anche a visitare lo stato dell’arte dei siti interessati, ad andare oltre la comunicazione relativa all’avanzamento del cronoprogramma  legato ai lavori della linea ferroviaria Ferrandina Scalo - Matera La Martella, ad aprire con immediatezza la discussione su quale sia l’opzione più utile, per la comunità lucana, tra quelle possibili e sostenibili. 


Al Presidente Bardi e all'assessore Merra chiediamo di passare dalle parole ai fatti, mantenendo gli impegni assunti con la mozione in Consiglio Regionale e, pertanto, di modificare il Piano regionale trasporti 2016-2026 e formalizzare in una apposita scheda del Recovery Plan Basilicata la prosecuzione della tratta Ferrandina-Matera per l’Asse ferroviario Adriatico Bari-Taranto. 


La richiesta del sistema Basilicata vede posizioni finalmente compatte e unite, nell’impegnare il governo nazionale a fare ogni sforzo tecnico, politico e economico che possa assicurare alla nostra Regione, e in particolare all’intera provincia Materana, con la città di Matera in testa, l’uscita definitiva dall’isolamento storico, consentendo a persone e merci di viaggiare sui binari della rete ferroviaria nazionale e raggiungere - senza soluzione di continuità - l’Adriatico, le altre regioni italiane e, attraverso esse, quelle europee e internazionali con accesso al corridoio Ten-T. 


La visita in Basilicata di Teresa Bellanova, che da sempre segue la questione, potrà essere l’occasione per comprendere lo stato di fatto, oltre che di avanzamento dell’iter autorizzativo dell’opera finanziata ma, soprattutto, per conoscere le posizioni, le argomentazioni e le motivazioni di tutti i rappresentanti politici e istituzionali, dei sindacati  e dei rappresentanti del mondo delle imprese, comprese quelle del settore agroalimentare, insieme all’Anci. Tutti sono stati da noi sollecitati e hanno già formalizzato il loro positivo parere, sintetizzato nel dossier di che abbiamo inviato al Vice ministro. 


E’ necessario essere in linea, rispetto ai collegamenti ferroviari e alle infrastrutture, con le scelte europee e nazionali, riportate nella scheda della Missione 3 del PNRR, Infrastrutture per una mobilità sostenibile, nella quale gli investimenti sulla rete ferroviaria sono destinati allo sviluppo del sistema ferroviario italiano, attraverso il completamento dei principali assi ferroviari ad alta velocità ed alta capacità, all’integrazione fra questi e la rete ferroviaria regionale e alla messa in sicurezza dell’intera rete ferroviaria. 


Con l'invio della documentazione - conclude Luca Braia - condivisa e sottoscritta da tutti si conclude questa fase per aprirne un’altra in concomitanza dell'incontro che, chiaramente, sarà condiviso con i parlamentari, le istituzioni locali, i consiglieri regionali, provinciali e comunali, il mondo datoriale e di categoria, l’associazionismo e il volontariato, affinché tutto il territorio provinciale di Matera possa contribuire alla battaglia di civiltà per l’eliminazione di un gap infrastrutturale che, per Matera, dura da 150 anni.”

“Oltre 95 milioni di euro di risorse economiche per realizzare condotte in decine di comuni della Basilicata sono praticamente bloccati da anni tra Acquedotto Lucano ed Egrib, e per gran parte non vi è neanche un progetto definitivo da mandare in gara di appalto. Ancora un dato gravissimo per l'economia Regionale, per le imprese, i professionisti e per l'occupazione proprio quando su questi indicatori registriamo, tra l’altro, il record in negativo rispetto al Paese, con il PIL in picchiata e la disoccupazione tra le più alte in Italia.

“Insostenibile è diventato il ritardo accumulato per il pagamento a circa 3000 aziende agricole.

“Un registro regionale che accolga e organizzi il variegato mondo delle De.Co. comunali in Basilicata, di cui ad oggi non esiste elenco unico, per promuovere il valore di tutti i territori.

“L’avviso per il sostegno delle famiglie vulnerabili del dicembre scorso è sicuramente stato una lodevole iniziativa per la quale invito ad avere ulteriore coraggio nell'incrementare e integrare lo sforzo già fatto e che ha visto come destinatari dei 28 interventi categorie quali disabili, migranti e minoranze, donne e minori, ex detenuti e lavoratori stagionali. E’ questo che fa crescere il welfare produttivo, fondamentale in un regione fragile e abbastanza anziana, come la Basilicata.

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