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E’ spirato inutilmente il termine del 30 maggio entro il quale Bardi, in quanto Commissario ad acta, avrebbe dovuto reperire i fondi, oltre 50 milioni, per sanare il deficit delle Aziende sanitarie lucane ed approvare il bilancio consuntivo 2023.
Come è noto, tra le attribuzioni dell’ALSIA c’è la dismissione definitiva del patrimonio rinvenente dalla Riforma Fondiaria.
La notizia appena diffusasi della nomina di Vito Bardi a commissario per l’approvazione dei bilanci delle Aziende sanitarie lucane da ripianare, sarebbe l’ultimo atto di una vicenda che è diventata ormai surreale.
La Basilicata conferma per il 2024 ben cinque Bandiere Blu ossia il riconoscimento assegnato dalla ong internazionale per l'educazione alla sostenibilità Fee (Foundation for Environmental Education), con sede in Danimarca, a località marine e lacustri sulla base della pulizia delle acque, la gestione dei rifiuti, le aree verdi e le piste ciclabili, i servizi sulle spiagge e nel comune, le strutture alberghiere.
Pisticci è nuovamente tra le 5 bandiere assegnate alla Basilicata.
La consigliera regionale Viviana Verri, con una nota ha così commentato la notizia:
“Per il sesto anno consecutivo, dopo il riconoscimento ottenuto nel 2019, Pisticci si conferma Bandiera Blu, insieme a Bernalda, Policoro, Nova Siri, Maratea.
Una ulteriore conferma della qualità del turismo balneare lucano e della necessità di attenzioni concrete da parte della Regione Basilicata.
Sarebbe auspicabile la convocazione di un tavolo che metta insieme gli amministratori dei comuni costieri e gli operatori del settore, per programmare insieme investimenti e mettere in campo, finalmente, uno strumento urbanistico adeguato”.
Quando abbiamo denunciato il rischio di commissariamento della sanità lucana Bardi ha smentito e ha mentito. Perché le delibere 348, 349 e 353 approvate dalla Giunta uscente in tutta fretta lo scorso 30 aprile (come documentato da Nino Grasso su ‘La Nuova del Sud’) per provare a colmare i 50 milioni di buco dopo i 24 recuperati in campagna elettorale di fondi dello sviluppo, mostrano come il problema c'era eccome, e come più che un problema finanziario, anche alla luce di liste di attesa e mancanza di servizi, si tratti di mancanza di capacità di gestione a cui non si può fare fronte con continue ‘pezze’”.