Domenica, 28 Aprile 2024

La Basilicata si è classificata nel 2021 al 20° posto (era risultata 19esima nel 2020) tra le Regioni italiane per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare.

“La pandemia ha reso i turisti maggiormente interessati a tutto ciò che riguarda la loro salute e il loro benessere fisico, intellettuale e spirituale. Proprio per questo, sono inclini ad esperienze più esclusive, in cambio di un completo relax e del distacco dalla realtà quotidiana. Un nuovo bilanciamento tra sicurezza, certezza di salubrità e calore “. Lo ha detto l'assessore all'Ambiente, al Territorio e all'Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, intervenendo alla conferenza che ha inaugurato la partecipazione della Basilicata alla BIT, la Borsa Internazionale del Turismo, in corso a Milano.

“Il progetto Ambiente Basilicata intende contribuire al marchio di destinazione della regione come fonte di vantaggio competitivo per attrarre turisti, imprese, investimenti, e per trovare nuovi mercati dove esportare. L’immagine di una destinazione è il risultato di un’identità posseduta o costruita – ha spiegato Latronico - e questa dipende dalle strategie di comunicazione, di posizionamento sul mercato e dalla condivisione dell’idea da parte tutti gli attori che qui vi operano. Il marchio del posto servirà a identificare e trasmettere questo territorio, la sua offerta turistica e i suoi valori, ma allo stesso tempo a posizionare questa offerta in un segmento specifico del mercato così che la domanda da parte del turista sia soddisfatta e quindi possa convertire il suo interesse nella fruizione e nella visita al territorio. L'obiettivo generale del progetto è il rafforzamento della competitività del territorio come 'destinazione benessere', progettata e organizzata per quei segmenti di domanda alla ricerca di esperienze di vacanza volte allo star bene inteso in senso olistico; esperienze finalizzate al miglioramento esistenziale ed all’arricchimento personale dei turisti, in cui cultura, divertimento, sport, religione, enogastronomia e salute si integrano e si valorizzano sinergicamente, salvaguardando nel contempo la qualità della vita delle comunità ospitanti e l’ecosistema ambientale. Destinazione di benessere, quindi, dove il cittadino temporaneo viene inteso come essere sociale indivisibile, alla ricerca della piena realizzazione per dare un significato permanente alla propria vita, in una prospettiva di turismo e di viaggio umanizzato, volto a creare valore ai viaggiatori, alle imprese e ai residenti, senza generare inconvenienti inaccettabili a livello ecologico e sociale.

Di qui, la scelta di porre il benessere al centro della pianificazione strategica della Basilicata e dei suoi Parchi - ha aggiunto l'assessore - mettendo in luce l’enorme potenzialità che le aree protette, e le aree interne in generale, hanno in questo ambito e incoraggiando sinergie tra gli attori del comparto del turismo e l’ampio sistema di offerta del benessere, al cui interno operano servizi termali, sanitari, sportivi, culturali, religiosi unitamente a prodotti per la cura del corpo e ai beni della filiera eno-gastronomica. Quelle turistiche in grado di qualificarsi come 'destinazioni del benessere' potranno far leva sull'appagamento per intercettare il crescente numero di persone e di comunità che sta ripensando i propri valori e il proprio modo di vivere. L’attenzione verso una migliore qualità della vita si sta concretizzando in una crescente domanda di servizi di benessere individuali e collettivi. Il consumatore oggi appare sempre più preoccupato per la sua salute, oltre che più consapevole dei suoi diritti e doveri nell’area della gestione del suo benessere e desideroso di giocare un ruolo proattivo per la realizzazione di una migliore qualità di vita, a maggior ragione in conseguenza della pandemia da covid-19. In questo senso, il turismo del benessere è chiamato, ancor più nella fase di transizione post emergenza covid-19, a diventare il settore più avanzato nell’applicazione dei principi di sostenibilità, secondo la filosofia dell’Agenda 2030.

Il turismo benessere, quindi, dovrà essere compreso all’interno dei processi per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, altresì costituire una realtà collegata alla vita urbana, interagente con i processi sociali ed economici della città e dei territori nell’organizzazione spaziale e funzionale delle strutture – ha concluso Latronico - che ne costituiscono le componenti fisiche dove si sviluppa (alberghi, piscine, parchi, ambienti sanitari, ecc.), compresi gli aspetti gestionali di erogazione dei servizi forniti agli utenti e le risorse energetiche utilizzate”.

L'impegno dimostrato nei giorni scorsi dal Governo, dopo le battaglie di Coldiretti, è apprezzabile, ma servono altri interventi urgenti per bloccare le speculazioni in corso, che rischiano di amplificare le criticità degli approvvigionamenti e spingere ulteriormente i prezzi. A cominciare da nuovi sostegni urgenti per filiere in crisi a causa del conflitto e del caro energia, a partire dal gasolio agricolo, e poi l'erogazione immediata dei fondi d’emergenza straordinari dell'Unione Europea e l'avvio di una indagine ispettiva su tutte le industrie e le catene della GDO che praticano svendite sottocosto violando la norma.

Gli agricoltori del Sud insieme alle Cia di Basilicata, Calabria, Sicilia, Campania, Molise e Puglia, lanceranno un nuovo SOS da Scanzano Jonico domenica prossima 20 marzo attraverso una manifestazione di protesta e proposta. Le motivazioni e gli obiettivi della nuova iniziativa – dopo l’appuntamento di fine febbraio a Rossiglione al Nord – sono stati spiegati in una conferenza stampa nella sede della Cia di Basilicata.

Insieme al direttore Donato Di Stefano, ai presidenti di Potenza Giannino Lorusso e Matera Giuseppe Stasi, Giovanna in collegamento video è intervenuto il presidente nazionale Dino Scanavino. Sarà un’iniziativa – è stato detto – per esprimere la forte preoccupazione del mondo agricolo meridionale per le ripercussioni della guerra in Ucraina sull’economia agricola italiana, sull'approvvigionamento di materie prime fondamentali per le produzioni e gli allevamenti, dal gas al mais, con le imprese del settore sempre più costrette a lavorare in perdita, con prezzi che non riescono più a coprire i costi delle attività, tra il 120% delle bollette energetiche, il carburante che ha raggiunto quote insostenibili e i rincari sui fertilizzanti del 170%.  Senza dimenticare le criticità che il comparto stava già affrontando da tempo, come l’emergenza fauna selvatica che necessità di una riforma radicale della Legge 157 del 1992. Una normativa troppo datata per riuscire ad affrontare un problema ormai fuori controllo con +111% di cinghiali in circolazione, oltre 200 milioni di danni all’agricoltura e 469 incidenti, anche mortali negli ultimi quattro anni.  Ma l’agricoltura non si può fermare, ribadisce a gran voce Cia che rinnova così il suo appello, scendendo anche in piazza, affinché si tuteli un settore estremamente strategico per il Paese, ancor più alla luce della pandemia e anche ora con il mondo in bilico per il conflitto in Ucraina. Il comparto agricolo è garante assoluto di cibo e, per questo, le sue aziende devono essere messe nelle condizioni di poter continuare a lavorare.

Alla Cia di Potenza intanto si lavora per la migliore riuscita della manifestazione che inizierà alle ore 10 con l’arrivo degli autobus degli agricoltori calabresi, siciliani, campani, pugliesi e molisani, oltre che di tutte le aree della Basilicata, l’arrivo di trattori e mezzi agricoli; il concentramento è previsto in via Salvo D’Acquisto con un corteo per le strade principali della città jonica. La manifestazione si concluderà alle ore 13 in piazza del Commercio con l’intervento del presidente nazionale Scanavino che nella conferenza stampa ha espresso soddisfazione per il livello di mobilitazione che la Cia sta organizzando nelle regioni e sui territori interpretando non solo l’esasperazione degli agricoltori quanto le legittime proteste dei cittadini-consumatori sui rincari di beni di prima necessità. Da Scanzano, dalla manifestazione del Sud – ha detto – intendiamo rilanciare la nostra idea di Patto con le comunità locali perché noi continuiamo a garantire cibo buono ma abbiamo bisogno che Governo ed istituzioni intervengano il più rapidamente possibile. Alcune nostre proposte tra le quali la moratoria sui mutui per garantire liquidità alle imprese, il riconoscimento del ruolo delle aziende agricole produttrici di energia, l’adeguamento del prezzo del latte alla stalla – ha riferito – stanno trovando soluzioni nelle ultime ore e diamo atto al Ministro Patuanelli di ascolto e di approfondimento delle questioni più urgenti. Questo non basta: servono misure più efficaci. Il direttore Donato Distefano ha riferito della condivisione da parte di Upi, Anci, rappresentanti istituzionali della regione del documento della Cia con le rivendicazioni e la disponibilità a firmare il documento in occasione della manifestazione di Scanzano.  Un primo incontro si è svolto nella sede Cia tra il direttore Distefano e il presidente della Provincia di Potenza Rocco Guarino che ha espresso la vicinanza dell’ente al mondo agricolo e la condivisione del documento di rivendicazioni.

A Pisticci la situazione Covid è un po' la fotocopia di quanto sta accadendo in regione. Dopo un periodo di calo drastico dei casi con numerose guarigioni, il trend è in lieve aumento sebbene i numeri non siano, fortunatamente, quelli di inizio anno. Al 15 marzo i casi a Pisticci erano circa 300.

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