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Garantire la disponibilità di acqua è ormai una delle sfide principali da affrontare all'interno dell'agenda politica del nostro Paese, compreso la Basilicata, dal momento che i fenomeni di siccità e carenza idrica non rivestono più carattere di straordinarietà.
Da oggi, nei ristoranti aziendali Eni di Roma e San Donato Milanese, si mangia anche lucano. L’iniziativa, ideata e sviluppata nell’ambito dell’Accordo attuativo siglato nel 2019 tra Eni e Coldiretti Basilicata, vede l’introduzione di alcuni prodotti lucani di eccellenza a marchio “Io sono lucano” nei menu aziendali. Si parte con l’introduzione dei legumi, ma a breve si estenderà anche alle altre filiere: dalla pasta ai cereali e all’olio, fino all’ortofrutta, sempre nel rispetto della stagionalità.
Nelle dighe lucane presenti quasi 30 milioni di metri cubi di acqua in meno rispetto allo scorso anno.
Mancano lavoratori stagionali in Basilicata per garantire le campagne di raccolta estive di frutta e verdura, ormai alle porte.
Questa mattina nella sede dell’Ente ubicata nella Cassa Edile di Matera l’Ente Bilaterale Agricolo della provincia di Matera (ente costituito dalle Organizzazioni Sindacali Fai-CISL, Flai-CGIL e Uila-UIL e dalle Organizzazioni Datoriali Coldiretti, C.I.A. e Confagricoltura) ha presentato le attività dell’Ente e ha illustrato i bandi relativi a prestazioni in favore dei lavoratori agricoli e delle imprese agricole.
All’incontro hanno partecipato Michele Andriulli, presidente Ebat Matera, il direttore dell inps Matera, Vito Latela, il presidente Gianfranco Romano ed il direttore Pietro Greco per Coldiretti Matera, Vito Arleo per Uila Uil, Alberto Dolce per Fai Cisl, Rocco Mianulli per Confagricoltura e Buonamassa Maria Rosaria per la Cia.