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Un sacco di mangime da 25 chili ha registrato rincari che vanno dai 2,5 ai 5 euro; aumenti dal 30 al 50% anche per i trattamenti fitosanitari; il diserbo delle colture, operazione che protegge la crescita sana delle stesse, può costare dal 20 al 40% in più; un allevatore di suini ha un costo di produzione di 1,80 euro al kg, i mercati oggi stanno crollando e si porta a casa 1,40 euro/kg, ma è così per tutti gli altri settori zootecnici; per la produzione di latte ci troviamo ad un aumento di costi della produzione del 30-40% superiore a quelli degli anni passati. Sono solo alcuni degli esempi di costi di produzione alle stelle per l’agricoltura lucana. Soprattutto per serre, stalle e agriturismi, e ora il rischio è di compromettere semine e produzioni importanti, mettendo a repentaglio tutta la filiera agroalimentare. La fiammata dei beni energetici nelle ultime settimane, infatti -con quelli regolamentati che segnano una crescita record del 93,5% su base annua-, ha effetti diretti drammatici sulle imprese agricole.
Cia-Agricoltori ha convocato le Giunte di Potenza e Matera per lanciare un grido di allarme e di sofferenza che vivono gli Agricoltori di tutti i comparti e per chiedere al Governo più coraggio rispetto ai provvedimenti varati con il “salva bollette”. Sono necessarie nuove e più incisive misure per attenuare l’impatto del caro energia su famiglie e imprese con le più piccole a rischio chiusura totale. Gli organismi dirigenti della Cia lucana hanno detto “basta” a dannose speculazioni contro le quali servono provvedimenti per tutelare la “catena del valore agro-alimentare” ed hanno annunciato che gli agricoltori sono pronti ad incrociare le braccia. Contro il caro bollette e l’aumento incontrollato – si sottolinea in una nota – siamo pronti alla mobilitazione permanente e nelle prossime giornate sarà lanciata una raccolta firme aperta a tutti i lucani per porre fine a questa evidente e pesante situazione che colpisce famiglie e attività produttive.
Il gelo e la neve di questi giorni hanno conseguenze dirette sulle coltivazioni ortive in campo quali cavoli, verze, cicorie, e broccoli, oltre a preoccupare per l’andamento vegetativo delle ortofrutticole. E’ l’allarme lanciato da Cia-Agricoltori di Potenza e Matera che segnala inoltre l’effetto pesante del “caro bollette” specie per riscaldare le serre e le aziende agricole.
L’ennesimo incidente mortale alla guida di un trattore nelle campagne del Materano, accaduto a Nova Siri in queste festività, allarma la Cia-Agricoltori che segnala un altro dato preoccupante riferito all’abbassamento dell’età degli agricoltori deceduti negli ultimi mesi: a Nova Siri l’agricoltore aveva 41 anni; ad Irsina è morto il 6 maggio scorso un agricoltore di 65 anni; il 19 maggio scorso a San Mauro Forte un agricoltore di 49 anni. Negli anni passati l’età era decisamente superiore sino a coinvolgere in questo tipo di incidenti anche over 70.
"Temiamo un’ulteriore diffusione della fauna selvatica, in particolare di alcune specie come i cinghiali"