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Le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Fsi denunciano la mancata nomina del direttore dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Basilicata (Arpab) da parte del governo regionale, quale ennesimo atto grave di mancanza di interesse verso l’ente. Da mesi il massimo ente regionale deputato al controllo ambientale, in spregio della Legge regionale 1 del 2020, è privo di un regolamento di organizzazione di un piano triennale dei fabbisogni del personale e di altri atti fondamentali per la corretta gestione dell’intera macchina agenziale.
Grande soddisfazione anche in Basilicata per la firma della pre-intesa per il rinnovo del Contratto Nazionale del comparto sanità pubblica 2019-2021, avvenuta nella tarda serata di ieri, dopo una serrata e complessa trattativa, che durava da mesi, presso la sede dell’ARAN da parte di tutte le Organizzazioni Sindacali rappresentative del comparto: FP CGIL – CISL FP – UIL FPL – FIALS – NURSIND – NURSING UP.
Dopo le “epiche gesta” dell’ex direttore generale dell’Arpab, Antonio Tisci, l’Agenzia come una babele di atti incompiuti, è in attesa della nomina di un nuovo direttore. Sono scaduti i 60 giorni di incarico di direttore generale Arpab facente funzioni assegnato dal presidente della Regione Basilicata Vito Bardi al già facente funzioni di direttore tecnico scientifico, Achille Palma
Con una certa ridondanza comunicativa il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha annunciato l’adozione di un regolamento per il conferimento di incarichi legali all’esterno attraverso l’emanazione di un avviso pubblico cui attingere in eccezionali casi di situazioni di incompatibilità o particolare complessità.
La pubblicazione dell’avviso per la nomina del nuovo direttore generale dell’Arpab riaccende i riflettori su un ente al quale è necessario restituire la giusta credibilità.