Domenica, 19 Maggio 2024

La Giunta regionale ha approvato il nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale 2024-2028. La delibera giunge a 27 anni dall’approvazione dell’unico Piano Faunistico regionale del giugno del 1997. Nel 2020 erano stati approvati gli "Indirizzi Regionali di Programmazione Faunistico-Venatoria " che individuavano gli obiettivi e modalità per la redazione del nuovo PFVR, redatto grazie ad una convenzione sottoscritta con l’ISPRA ed al supporto tecnico scientifico assicurato dell’Ufficio regionale alle Politiche ittico-venatorie.

L'ISPRA ha presentato un studio sperimentale basato sull'elaborazione di dati isotopici della sostanza organica presente in varie matrici campione nell'invaso del Pertusillo (sedimenti, materiale particellato sospeso, fitoplacton, sostanze petrolifere, scarichi urbani e fonti agricole) al fine di stimarne il contributo percentuale.

Si legge nell'introduzione del progetto che la sperimentazione ha avuto la finalità di approfondire il livello conoscitivo circa l'origine della sostanza organica presente nelle acque e nei sedimenti dell'invaso del Pertusillo.

A pagina 16 dello studio emerge un quadro di assoluta rilevanza e come di seguito espressa dall'Ispra “ Per quanto riguarda l'attività estrattiva, oltre ai numerosi pozzi indicati nella Figura 3, nel bacino idrografico dell'invaso ricadono anche circa 40 punti di stoccaggio di olio combustibile. I punti ricadono per lo più nei comuni di Taramutola e Viggiano e corrispondono ad una percentuale di territorio pari al 20%. Tenuto conto che entrambi i Comuni sono situati a monte idrologico dell'invaso, la pressione è significativa”.

La relazione è arricchita da una rappresentazione concettuale di tale pressione e da una mappa

che da il senso della questione.

Altro non ci sarebbe da dover aggiungere se non il dato di fatto che per anni le associazioni hanno invocato l'attenzione della politica senza però riuscire mai ad ottenere un concreto impegno dai nostri rappresentanti e non solo.

Forse una questione di questo genere, ossia il diritto all'acqua e alla salute, per chi vuole fare carriera politica, non è una priorità. Eppure, agli agricoltori lucani si impone addirittura di pagare e sostenere costi salati per irrigare i campi con l'acqua dei nostri invasi senza però attivarsi a proteggerne l'integrità.

Mediterraneo no triv, in tutti questi anni ha anche espresso grande preoccupazione per il progetto Blu Water che Eni Rewind intende realizzare in contrada Le Vigne a Viggiano.

Quanti politici lucani e futuri candidati abbiamo visto interessarsi alla questione?

Quanti sindaci lucani e pugliesi hanno protestato e avversato questo progetto?

Quanti cittadini si sono impegnati a dedicare dieci minuti del proprio tempo per capire la condizione dell'acqua che utilizzano ogni giorno, per non parlare di quelli pugliesi che forse, e ripetiamo forse, nulla sanno dello stato delle acque dei nostri invasi?

"È con grande piacere che comunico l'approvazione del 'Piano Faunistico Venatorio Regionale 2024-2028', un passo fondamentale per la gestione sostenibile della fauna selvatica nel territorio. Il piano, redatto dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) in collaborazione con l'Ufficio Politiche Ittiche e Venatorie, Gestione Fauna Selvatica, Agroambiente della Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, rappresenta il frutto di un impegno congiunto per garantire la conservazione delle specie, la riqualificazione delle risorse ambientali e il contenimento naturale delle popolazioni”.

Duecento mila euro sono a disposizione dei Comuni della Basilicata per l’acquisto di trappole (“PigBrig”, chiusini, gabbie) di ultima generazione destinate alla cattura dei cinghiali, diventati un serio problema per i centri urbani dove la presenza degli animali rappresenta un rischio per la salute pubblica e l’incolumità dei cittadini.

La Commissione di coordinamento regionale del Progetto ‘LucAs. Lucani fra ambiente e Salute’ composta dagli assessori Cosimo Latronico e Francesco Fanelli e dai direttori generali all’ambiente e alla salute, Roberto Tricomi e Francesco Bortolan, ha approvato questa mattina in Regione il progetto esecutivo del Progetto stesso.

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