Lunedì, 29 Aprile 2024

Gli appuntamenti della seconda edizione de “Il teatro che cresce 2024”

Giovedì, 11 Gennaio 2024

IAC Centro Arti Integrate annuncia gli appuntamenti della seconda edizione de Il teatro che cresce 2024.

Giunta alla seconda edizione, Il teatro che cresce, la rassegna di teatro contemporaneo organizzata da IAC Centro Arti Integrate con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Basilicata, del Comune di Matera riprende con nuovi appuntamenti.

Una programmazione che va da gennaio a maggio con ospiti e compagnie provenienti da tutta Italia che spaziano per temi e linguaggi per far sì che il teatro continui a crescere in città e faccia crescere chi lo vive.
La profonda convinzione che il teatro sia capace di intercettare, attivare e valorizzare il capitale sociale dei territori, promuovendo un esercizio di cittadinanza, è la motivazione che spinge da anni IAC Centro Arti Integrate a nutrire e educare diverse generazioni con la pratica teatrale. Un teatro serve a tutti e a tutte, dai più piccoli ai più grandi.

Il lavoro, il ruolo sociale della sessualità, gli atti di disobbedienza rivoluzionaria, la ripresa di alcuni classici in chiave contemporanea, i sogni infranti sulla Statale SS 106, sono alcuni dei temi che definiscono la variegata offerta della rassegna, sempre attenta a promuovere la simbiosi tra scena e scrittura, intercettando e valorizzando le tante realtà teatrali periferiche, innovative e originali, che trovano sempre meno luoghi di accoglienza tra i grandi circuiti istituzionali.

La selezione di spettacoli è stata pensata per abbracciare diversi pubblici e creare la possibilità che questi pubblici a teatro si incontrino, si confrontino e si contaminino.

In rassegna due appuntamenti speciali dedicati al Teatro delle Albe di Ravenna, una delle più longeve e importanti compagnie teatrali italiane, e ai suoi fondatori, Marco Martinelli e Ermanna Montanari, numi tutelari del teatro italiano e portatori di un monito che IAC sposa e posta avanti: «Il teatro è una sentinella che crea bellezza ma non è mai separata da urgenze politiche e sociali. Non si può separare l’arte dalla nostra umanità che dev’essere sempre ricerca di verità e giustizia».

Lunedì 11 marzo e martedì 12 marzo Martinelli e Montanari porteranno a Matera negli spazi di IAC rispettivamente: Mi ritrovai – dalla selva oscura al Paradiso, un laboratorio teatrale, guidato da Marco Martinelli, sette volte premio Ubu (l’Oscar del teatro italiano) come drammaturgo, regista, pedagogo, che focalizza sullo smarrimento narrato nei primi due canti dell’Inferno, che culminerà in un’azione corale; il giorno successivo Ermanna Montanari, vincitrice di sette premi Ubu e numerosi altri premi di fama nazionale, presenterà il volume L’abbaglio del tempo (ed. La Nave di Teseo), uno scrigno di miniature nell’infanzia e nell’adolescenza, «un’incursione avventurosa, meditativa e fortemente visiva, nel teatro della propria vita» (Antonio Prete).

La rassegna si apre ufficialmente venerdì 12 gennaio con tre repliche (12 – 13 – 14 gennaio) de L’orgasmo di Cristo – Studio su Whilem Reich di e con Simone Castano: un monologo da lui scritto e interpretato sull’opera del medico e psicoanalista austriaco, allievo diretto e stimatissimo di Sigmund Freud, noto per le sue ricerche sul ruolo sociale della sessualità.

Il lavoro al centro del secondo appuntamento, Preferisco il rumore del mare di Collettivo Balt in scena sabato 21 gennaio. Il lavoro occupa gran parte del nostro tempo, riempie le nostre giornate, si espande a macchia d’olio nelle nostre vite fino ad identificarsi con la vita stessa e a definirla in base al ruolo che ricopriamo. Perché stiamo al gioco? Quale vuoto cerchiamo di colmare?

Il 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, Una disubbidienza straordinaria, produzione IAC,, tratto da un racconto di Elsa Morante, che celebra l’atto di disobbedienza visionaria di Carlotta che sceglie di indossare la stella gialla, pur essendo ariana.

A febbraio in programma Insegnami a volare di Isola di Confine (3 febbraio): liberamente ispirato a Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Sepulveda, lo spettacolo parla con semplicità e garbo di temi complessi come la morte, la conoscenza e la cura dell’Altro cura dell’altro, la solidarietà e la sostenibilità.

Il 17 febbraio, Mal di Libia di IAC, un racconto in prima linea tratto dall’omonimo libro di Nancy Porsia, l’unica giornalista italiana rimasta di base in Libia dopo la primavera araba.

Marzo si apre con La direttissima Napoli Milano di Teatri 35 (2 e 3 marzo) ispirato all’opera di Eduardo Scarpetta e Edoardo Ferravilla, due attori comici che, a 800 km di distanza, cavallo tra l’800 e il ‘900,  riscrivono i canoni dell’arte del far ridere, anticipando di fatto attori come Buster Keaton e Charlie Chaplin.

Dopo la parentesi dedicata al teatro delle Albe, marzo prosegue con Sola con un cane di Rita Felicetti & Mou (16 marzo), uno spettacolo semi-comico, in cui una donna affronta tutte le crisi apertamente e con ironia e poesia per esorcizzare il tempo che passa inesorabile e la paura di crescere e di diventare una boomer.

Spartacu strit viù di Compagnia Teatro del Carro in programma il 18 aprile, ci condurrà lungo una strada, la strada della morte la Statale SS 106 Jonica, Reggio Calabria – Taranto: Spartacu, l’incarnazione del lottatore/schiavo, è colui che percorre ogni giorno quella strada e rischia ogni giorno la propria vita. La storia si intreccia alla vita e alla lotta di Franco Nisticò, politico calabrese, che si batté per il miglioramento e l’ammodernamento di quella strada.

Il 26 e il 27 aprile Con le mani (…così lievi che sentivo dolore) di Punti Cospicui, ispirato alla Pentesilea di Heinrich von Kleist: un monologo profondo e disarmante in cui l’attrice ci riporta nelle antiche atmosfere della guerra di Troia con l’intervento delle Amazzoni e in quel marasma di sentimenti e passioni fonti della cultura e del pensiero contemporanei.

La rassegna si concluderà a maggio con due appuntamenti: Ombre di Malmand Teatro (2, 3 e 4 maggio) trasporterà nell’immaginario di un’artista fatto di presenze mute, ‘ombre’ appunto. Dal silenzio di questi personaggi nascono le storie che l’artista racconta e vive sul suo corpo come un gioco che si ripete ogni notte quando il mondo non gli basta più; e Purgatori di Collettivo Est, in scena il 10 e l’11 maggio, un’esplorazione del paesaggio della seconda Cantica della Commedia attraverso la storia contemporanea e i suoi temi: il lockdown, i sette vizi capitali, la stasi che prepara a una transizione, una liberazione. Così come i purganti di Dante hanno male indirizzato il loro amore verso Dio e il prossimo, forse anche noi stiamo mancando questo stesso amore per la natura ed il genere umano, moderno concetto di Dio, sostituendolo con una noncuranza sociale che si è riversata sul mondo come punizione, come malattia?

Gli spettacoli si terranno nella sede di IAC Centro Arti Integrate, in Via Casalnuovo 154, alle ore 20:00, apertura botteghino 19.30. Da quest’anno è possibile acquistare l’abbonamento agli spettacoli in programmazione e il carnet 6 ingressi, ferma restando la possibilità dell’acquisto dei biglietti per i singoli spettacoli.

Il programma completo de Il teatro che cresce 2024 è consultabile su https://www.centroiac.com/il-teatro-che-cresce-2023-2024/e sui canali social Facebook e Instagram | Per ulteriori info e prenotazioni: +39 327 4095384

IAC Centro Arti Integrate è una compagnia di promozione e di produzione teatrale, nata nel 2010 su iniziativa dei co-direttori Nadia Casamassima e Andrea Santantonio. Dal 2021 è riconosciuta dal Ministero della Cultura come “Impresa di produzione di teatro di innovazione nell’ambito della sperimentazione e del teatro per l’infanzia e la gioventù”.

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