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In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la Cisl ha sposato la campagna di UnWomen dal titolo “Orange the World: mettiamo fine alla violenza contro le donne adesso!” per innovare l’impegno del sindacato nella battaglia contro ogni forma di violenza, discriminazione e sopraffazione verso le donne. La convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, firmata ad Istanbul nel 2011, afferma che la violenza nei confronti delle donne è una violazione dei diritti umani. Essa si manifesta in diverse forme, sia fisiche che psicologiche, tra cui la violenza domestica, lo sfruttamento sessuale, la violenza economica, le molestie nei luoghi di lavoro, le discriminazioni dirette e indirette.
Nel 2021, in Italia, secondo i dati del ministero dell’Interno sono già 103 le donne vittime di omicidio (una ogni tre giorni), di cui 87 uccise in ambito familiare o affettivo; di queste, 60 hanno trovato la morte per mano del partner o ex partner.
Per contrastare la violenza di genere è necessario insistere nella formazione dei giovani e degli adulti per adottare un nuovo paradigma culturale fondato sul riconoscimento della pari dignità della donna; per investire nell’educazione affettiva e cancellare la cultura del possesso e della sottomissione; per favorire, anche nei luoghi di lavoro oltre che nella organizzazione delle città e delle comunità, una reale condivisione tra uomini e donne del lavoro di cura e domestico; per offrire medesime occasioni di carriera e pari retribuzione.
Questo può avvenire solo con l’attivazione di un’ampia rete di persone e organizzazioni che lottano per eliminare la violenza contro le donne in tutte le sue forme, una rete nella quale tutti sono chiamati a dare un contributo, in coerenza con il proprio ruolo e le proprie competenze.
Anche nella comunità lucana c’è ancora molto da fare per sradicare gli stereotipi di genere che sono una delle cause principali della mancata partecipazione delle donne al mercato del lavoro, determinando così anche più frequenti condizioni di isolamento e povertà, cosi come il mancato riconoscimento alle donne lavoratrici del diritto ad accedere ai ruoli apicali nelle imprese e nella politica.
Per il Coordinamento Donne della Cisl Basilicata - Margherita Dell’Otto
Anche quest’anno il rapporto della Consigliera regionale di parità sulle dimissioni e risoluzioni consensuali delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri in Basilicata evidenzia il gravissimo squilibrio di genere nell’accesso e nella permanenza sul mercato del lavoro, tutto a discapito delle donne.
Per il segretario della Fai Cisl Basilicata, Giuseppe Romano, "sono stati sciolti i dubbi sulla natura giuridica del Ccnl, ora si rinnovi anche il contratto integrativo regionale"
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del Coordinamento Donne della Cisl Basilicata inerente l’approvazione della legge sulla parità retributiva.
"Un percorso di mobilitazione per tenere aperto un canale di comunicazione con il governo sulla legge di bilancio". Per il segretario generale della Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo, "la barra deve restare ferma sul dialogo, senza inutili fughe in avanti, col senso di responsabilità di chi lavora per unire il paese". E ancora: "Ci mobilitiamo per riaprire il confronto sui nodi irrisolti della transizione italiana: fisco, pensioni, ammortizzatori sociali, giovani, investimenti, infrastrutture, contratti, non autosufficienza. E poi c'è la fase di attuazione dei progetti legati al Pnrr che necessita di una cabina sociale. Al governo chiediamo di aprire il cantiere del patto sociale proposto dalla Cisl perché il futuro del paese non si può scrivere tenendo alla porta forze sociali che rappresentano milioni di persone. Ne andrebbe della legittimità e dell'efficacia stessa dei provvedimenti".