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Le elevate temperature di queste settimane e l'assenza di precipitazioni stanno provocando danni anche al comparto agricolo lucano. Uno scenario rovente che peggiora con l’ondata di calore che porta le temperature sui 40 gradi con le falde sempre più basse mentre orti e giardini restano senz’acqua. E' quanto segnala la Coldiretti di Basilicata.
Garantire la disponibilità di acqua è ormai una delle sfide principali da affrontare all'interno dell'agenda politica del nostro Paese, compreso la Basilicata, dal momento che i fenomeni di siccità e carenza idrica non rivestono più carattere di straordinarietà.
Nelle cantine della Basilicata sono oltre 177 mila gli ettolitri di vini DOP, IGP e varietali fermi, proprio quando a causa dei rincari energetici e della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per produrre il vino con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. Lo fa sapere la Coldiretti di Basilicata, sulla base dell’analisi del rapporto Cantina Italia dell’ICQRF al 30 aprile 2022. In pratica ci sono dodici mila ettolitri di vino in più in giacenza nelle cantine della regione, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Da oggi, nei ristoranti aziendali Eni di Roma e San Donato Milanese, si mangia anche lucano. L’iniziativa, ideata e sviluppata nell’ambito dell’Accordo attuativo siglato nel 2019 tra Eni e Coldiretti Basilicata, vede l’introduzione di alcuni prodotti lucani di eccellenza a marchio “Io sono lucano” nei menu aziendali. Si parte con l’introduzione dei legumi, ma a breve si estenderà anche alle altre filiere: dalla pasta ai cereali e all’olio, fino all’ortofrutta, sempre nel rispetto della stagionalità.
Coldiretti Basilicata prende atto e dà atto al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, e al Consiglio regionale intero, “dell’approvazione nel bilancio preventivo di misure e finanziamenti straordinari per il mondo agricolo, settore più penalizzato di altri, dall’aumento speculare del 170% del costo dei mezzi tecnici per produrre prodotti agricoli”.