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L’esplosione della drammatica guerra in Ucraina e la preoccupazione di molte persone per l’aumento delle bollette impone di accelerare la transizione energetica del nostro Paese, come unica soluzione per uscire dalla dipendenza dal gas, a partire da quello della Russia. Per questo Greenpeace Italia, Legambiente e WWF Italia avanzano 10 proposte al governo Draghi per affrontare in modo strutturale la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento del gas. Si tratta di interventi normativi e autorizzativi da mettere in campo da qui ai prossimi mesi e che permetterebbero di ridurre i consumi di gas di 36 miliardi di metri cubi all’anno entro fine 2026, sviluppando l’eolico offshore e a terra, il fotovoltaico sui tetti, anche nei centri storici, e sulle aree compromesse (discariche, cave, etc), il moderno agrovoltaico che garantisce l’integrazione delle produzioni agricole con quella energetica, la produzione del biometano (sviluppata in un chiaro contesto di riduzione del numero complessivo di capi allevati e senza sottrazione di terreno alla produzione di cibo), gli accumuli, i pompaggi e l’ammodernamento delle reti.
Anche la Basilicata deve programmare la sua transizione energetica fondata sulle fonti pulite e l'efficienza energetica e definire subito una strategia regionale d’uscita dalle fonti fossili che generano conflitti, insicurezza energetica, costi insostenibili e disastri ambientali.
Ma c'è anche una buona notizia: il Consiglio dei Ministri sblocca 6 Parchi eolici tra cui quello di Tricarico
E’ il polmone verde della nostra provincia. Il nostro riferimento è a “La Manferrara”, un grande bosco dalle lontane origini.
Oltre al decreto attuativo in arrivo per aumentare di 2,5 miliardi di mc di gas la produzione nazionale nell’Alto Adriatico e in Sicilia, nella prospettiva generale di passare dai 4,5 miliardi attuali a 7 miliardi di mc di gas, si attende anche il decreto ministeriale che definisca le aree idonee per le attività estrattive come previsto dal Pitesai.
“Mi preme tranquillizzare Antonio Lanorte, presidente regionale di Legambiente: il tema della gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti sta a cuore soprattutto a noi. Non so se ci ha fatto caso, ma in questi mesi abbiamo messo l’Egrib finalmente nelle condizioni di assolvere alla sua funzione che è quella di ente di governo dei rifiuti e delle risorse idriche.